Risparmiare energia è il desiderio di quanti, attenti all’impatto ecologico delle proprie abitudini e sensibili alle tematiche ambientali auspicano, con i propri comportamenti, di consegnare alle generazioni future un patrimonio denso di aspettative e meraviglie.

Ma non solo. Il risparmio energetico è anche risparmio economico.

Se calcoliamo che l’illuminazione della casa abitativa costituisce circa il 15% della spesa prevista nella bolletta elettrica, comprendiamo bene come l’utilizzo di un prodotto come le lampadine a risparmio energetico rappresenti una scelta pressoché obbligata.

Negli ultimi anni i progressi tecnologici nel settore dell’illuminazione hanno garantito un’offerta sempre più variegata di soluzioni.

Saper distinguere i vari modelli, in base alle proprie esigenze e saper leggere correttamente l’etichetta delle varie lampade esistenti in commercio è fondamentale. 

Le informazioni sulla confezione delle lampadine a risparmio energetico

  • L’Emissione luminosa, espressa in lumen, esprime la quantità di luce che emana la lampadina.
  • La Potenza di una lampadina, espressa in Watt indica la quantità di energia consumata dalla lampada, ossia il consumo energetico. Oggi si trova piuttosto espressa in etichetta il lumen, che come abbiamo visto indica la quantità di luce emessa dalla lampada, ossia la sua intensità.
  • La Durata della vita, espressa in ore.
  • L’Efficienza energetica, rappresenta il rapporto tra un risultato e l’energia impiegata per conseguirlo. È espressa in lettere dell’alfabeto, suddivisa in sette categorie, dalla A (comprendente le lampadine più efficienti) sino alla G (lampadine meno efficienti).

In relazione appunto alla differente efficienza energetica, possiamo distinguere sette categorie:

A-B sono le più efficienti, appartengono a tale categoria le lampadine fluorescenti e compatte.

D lampadine alogene

E-F lampadine a incandescenza

G le meno efficienti.

I tipi di lampadine

  • Le Lampadine fluorescenti e compatte (CFL): da un punto di vista energetico hanno una durata superiore e sono più efficienti rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza (tra l’altro ormai difficili da reperire sul mercato). Si sconsiglia l’utilizzo in ambienti sottoposti ad un’umidità elevata o rilevanti sbalzi termici, in quanto questi fattori posso incidere sulla resa e tendono a ridurne la durata. Ideali per l’illuminazione del bagno. Circa l’utilizzo per gli esterni, le compatte a spirale sono più adatte a dispositivi chiusi che le proteggano dalle intemperie.

È utile ricordare che queste lampadine contengono mercurio, che sappiamo essere una sostanza tossica. Pertanto è
necessario porre particolare attenzione nel maneggiarle, per evitarne la fuoriuscita in caso di accidentale rottura. Così
come andranno seguite apposite procedure per lo smaltimento a fine vita.

  • Le lampadine Alogene: sono tendenzialmente più costose delle lampadine tradizionali, ma assicurano una luce più brillante ed un 25% di efficienza in più. Circa la loro durata, si calcola sia fino a tre volte superiore rispetto ad una lampadina tradizionale. Emettono una confortevole luce naturale. E’ comunque possibile trovarle in commercio di differenti forme e colori. Ideali per ambienti come il soggiorno, le camere o la sala.
  • Le lampade LED (Diodi a emissione luminosa) rappresentano la massima evoluzione tecnologica sul mercato della illuminazione. Si tratta di piccoli componenti elettronici che quando sono attraversati da corrente elettrica emettono luce. Rispetto alle lampade ad incandescenza garantiscono una durata di vita maggiore. Si calcola che una lampada a LED sia progettata per superare le 20.000 ore di funzionamento. Molto dipende dai materiali utilizzati per la loro fabbricazione. I modelli costruiti con materiali di ottima qualità possono facilmente superare le 50.000 ore di funzionamento.

Rispetto ad una lampada tradizionale, presentano una maggiore efficienza dal punto di vista energetico, si stima sino a
25 volte superiore. Inoltre a parità di luminosità, le LED consumano fino a sette volte meno di una lampada tradizionale.
Inoltre presentano il vantaggio di una accensione immediata e non graduale come quella delle lampade a risparmio
energetico precedenti.

Sulla confezione delle lampade Led sono rinvenibili informazioni relative ai watt. Per renderci conto del ridotto consumo
energetico, consideriamo che per avere la luce prodotta da una lampadina tradizionale da 100 watt sono sufficienti meno
di 15 watt a LED. 

Info su costi e consumi

Se consideriamo la scelta della lampadina da un punto di vista prettamente economico, alcune informazioni di massima su costi e consumi potranno esserci utili.

Proviamo a fare l’ipotesi di una famiglia media composta da tre persone, che abbia dotato la propria abitazione principalmente di lampade tradizionali e che consumi all’anno all’incirca 400 kWh per l’illuminazione, con una spesa di circa 75 euro. Mettiamo caso che la stessa famiglia decida di sostituire le lampadine ad incandescenza con quelle a basso consumo energetico, in tal caso otterranno consumi che si aggirano attorno ai 250 kWh all’anno, con una spesa di circa 50 euro. Volendo poi utilizzare esclusivamente lampadine a LED per illuminare lo stesso numero di ore, la stessa famiglia raggiungerà sicuramente il risparmio più consistente, ossia consumi annui che scendono a 60 kWh, per una spesa di poco più di 10 euro.

Anche da un punto di vista ambientale sono da preferire in quanto emettono meno anidride carbonica rispetto a quelle alogene o alle fluorescenti compatte.

L’iniziale costo maggiorato con cui sono state introdotte sul mercato è stato ampiamente ricompensato dal grado di soddisfazione dei clienti, tanto da renderle il prodotto per l’illuminazione più gradito ed acquistato. Negli ultimi anni i prezzi per l’acquisto di tali lampade è calato notevolmente, rendendole accessibili ad un pubblico sempre più vasto. Inizialmente ideate per resistere alle intemperie e quindi agli esterni, sono ottime anche per l’illuminazione degli ambienti interni. Sono disponibili in colore bianco, tonalità calda o fredda, ma anche in cromature differenti, per creare ambientazioni e giochi di colore.

A tal proposito, per una luce calda si consiglia una lampadina vicina a 2700 K (Kelvin). Per ottenere invece un effetto bianco freddo, è consigliato avvicinarsi ai 4000 K. Per una luce ancora più fredda, meglio scegliere luci a 5000 K o più. 

Come sostituire le lampadine tradizionali

Sostituire le lampade tradizionali con le lampade LED è molto semplice.

Occorre valutare il livello di luminosità che si desidera raggiungere (espresso in Lumen) e la temperatura desiderata (calda o fredda, espressa in gradi Kelvin). Dopodiché si deve individuare l’attacco giusto.

Troviamo in commercio le lampadine che si avvitano e che possono avere due tipi di attacco: E27 e E14. L’E27 ha la base a vite e tendenzialmente è larga quanto lunga. Mentre l’E14 ha la base decisamente più allungata.

Per quanto riguarda l’illuminazione a LED a faretto invece, troviamo vari tipi di attacco. I più diffusi sono: GU10, GU5.3, GU4 in cui il numero sta ad indicare la distanza tra i contatti del faretto.

Grazie a questi piccoli consigli sarà più semplice orientarsi nella scelta delle lampade più congeniali tuttavia, come sempre, per ogni esigenza vi invitiamo a rivolgervi al nostro Showroom, dove troverete accoglienza, cordialità e tutte le informazioni tecniche utili alla scelta delle soluzioni ottimali. Contattaci per un appuntamento!