La luce è vita.
Non ci soffermiamo mai abbastanza a riflettere su quanto questa affermazione corrisponda a verità.
Viviamo di luce e non soltanto perché necessitiamo di una fonte di illuminazione che orienti i nostri movimenti nello spazio, ma perché è un elemento essenziale per il corretto funzionamento del nostro corpo.
Luce naturale
La luce naturale è una risorsa preziosa per la nostra salute. L’esposizione alla luce naturale fa sì che avvengano una serie di reazioni chimiche nelle cellule del nostro corpo e ciò contribuisce al rilascio di quello che tutti conosciamo come l’ormone della felicità, ossia la serotonina.
La luce aiuta a prevenire fenomeni di affaticamento visivo e riduce lo sforzo da messa a fuoco delle immagini.
L’esposizione del nostro organismo alla luce solare per almeno mezz’ora al giorno consente di tenere bassi i livelli di stress e di ansia causati dalla frenesia quotidiana.
Migliora la percezione del nostro benessere psico-fisico e psicologico, aiutando a combattere il cd. disturbo affettivo stagionale (SAD), ossia la depressione invernale.
Aumenta la produttività nei luoghi di lavoro. Da alcuni studi condotti su campioni di lavoratori è emerso che il poter beneficiare di luce naturale porterebbe ad un incremento della produttività del 15%.
A ciò si vanno ad aggiungere benefici indiretti quali quelli legati al risparmio energetico, dato dall’utilizzo di una fonte inesauribile, quale appunto quella solare.
Luce, calore e spazi urbani
La luce e il calore solare vanno considerati anche in fase di progettazione degli spazi urbani, in relazione alla collocazione di un territorio in una determinata area geografica.
Un progetto che punti a migliorare la vivibilità degli spazi urbani, dovrà tenere conto infatti delle caratteristiche ambientali, del clima e della destinazione d’uso del luogo.
Basti pensare alla luminosità tipica di alcune zone del Sud Italia o delle nostre isole, dove la presenza costante e prolungata nel giorno di luce e calore consente di vivere appieno le aree urbane ed extraurbane e dove una buona progettazione ambientale dovrà prevedere ampi spazi di vegetazione e costanti zone d’ombra. Lo stesso modello progettuale non potrà essere trasferito in aree geografiche più fredde o poco esposte al calore della luce solare, poiché produrrebbero conseguenze assolutamente negative.
Da anni si conoscono gli effetti deleteri che i lunghi mesi di buio causano sulla popolazione dei Paesi del Nord. Ogni anno si verificano non a caso fenomeni di suicidio legati a forme di depressione.
Se questo è vero e a maggior ragione per alcune popolazioni residenti in determinate latitudini, è altrettanto vero che circa il 15% della popolazione mondiale lamenta disturbi del tono dell’umore in senso depressivo nel periodo della stagione invernale.
Sintomi tipici sono: affaticamento, insonnia, mancanza di energia e motivazione.
Lampade SAD
Le lunghe ore trascorse all’interno degli edifici fanno sì che siano sempre poche, in proporzione, le ore che trascorriamo all’aperto. Negli ultimi anni la tecnologia, al servizio della scienza, ha tentato di ovviare a questo problema attraverso la creazione di modelli di lampade in grado di riprodurre, per quanto possibile, la luce naturale.
Certo, la luce del sole ha composizione e caratteristiche che la rendono unica, per quanto sofisticata nessuna lampadina potrà mai sostituirsi ad essa.
A volte piccoli accorgimenti come parcheggiare l’auto più lontano, fare piccole pause, svolgere più attività all’aria aperta, privilegiare abitazioni luminose con vetrate e finestre che consentano l’ingresso della luce naturale, possono già produrre conseguenze importanti e garantirci nel tempo una migliore qualità di vita.
Premesso che è sempre meglio optare per soluzioni naturali, ove ciò non sia possibile, lo sviluppo nel mercato di queste lampade e la loro grande richiesta, fa pensare ad uno strumento che in certi casi possa contribuire a garantire il benessere psico-fisico delle persone, specialmente se soggette a sbalzi di umore stagionali.
Negli ultimi anni abbiamo assistito alla progettazione e diffusione delle cd. lampade SAD
che imitando la luce naturale consentono a chi è impossibilitato di beneficiare di alcuni effetti positivi.
Facilmente trasportabili, sono semplici da usare: hanno grosso modo le dimensioni di un computer portatile e sono munite di un supporto che ne consente movimento e regolazione. Per tale motivo possono essere agevolmente portate al lavoro, in ufficio e la sera ricondotte a casa.
La Light Terapy come viene definita, comporta un’esposizione alla luce di queste lampade speciali, in modo sistematico e controllato.
Trattandosi di dispositivi medici è sempre necessario consultarsi preventivamente con il proprio medico di fiducia.
Generalmente si adottano lampade con intensità di illuminazione di 10.000 lux, a seconda del tipo di lampada e del modello, si stabilirà la durata della esposizione e la ciclicità all’interno della giornata.
La persona dovrà trovarsi ad una distanza di circa 50 cm dall’apparecchio.
Chi le utilizza riporta nel tempo effetti positivi sul ritmo sonno veglia, riduzione dello stress, miglioramento del tono dell’umore e minore senso di affaticamento psicologico.
Può rivelarsi utile anche per persone che svolgono un lavoro notturno o su turnazione o chi è soggetto a frequenti cambiamenti di fuso orario.
Se hai piacere di migliorare il tuo benessere visivo e sei alla ricerca di consigli su come progettare l’illuminazione nella tua abitazione o sul tuo luogo di lavoro,
contattaci! Saremo lieti di soddisfare le tue esigenze.
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