Il Salone del Mobile 2023 si è appena concluso ed è già tendenza.

Dal 18 al 23 aprile Milano nella sua Design Week si è fatta ancora più grande e ha accolto la 61esima edizione del Salone del Mobile, migliaia di visitatori sono giunti da ogni parte del mondo e circa 2.000 espositori provenienti da ben 37 Paesi.
Quest’anno il progetto è stato affidato allo Studio Lombardini22, con sede a Milano, che ha presentato uno scenario rinnovato rispetto alle scorse edizioni e dichiaratamente ispirato alla struttura urbanistica.

Tra gli appuntamenti cui non è possibile mancare: la biennale dell’illuminazione Euroluce, il più grande evento dedicato al lighting design, trasforma Milano nella Città della Luce, da sempre invita appassionati e professionisti del settore, alla ricerca di spunti, novità e inaspettate emozioni.

Salone nuovo, un nuovo layout

La progettazione di un itinerario ad anello ha reso più fluido il decorrere del passaggio e ha garantito uno spazio maggiore per soffermarsi ad ammirare e confrontare le diverse proposte.

Passeggiare tra gli stand è qualcosa di insostituibile. Un vero e proprio percorso esperienziale: ogni stand propone una suggestione diversa, cattura l’attenzione, acuisce i sensi, invita a soffermarsi, a godere della propria bellezza ed unicità.
Ogni prodotto, ogni creazione, anche la più semplice è frutto di studio, progettazione, analisi del bisogno e risponde al desiderio di innovazione, esprime voglia di stupire, innovare o esaltare la storia e l’autenticità delle proprie origini.

Realizzazioni

Foscarini

Ha proposto “Fregio” in Corso Monforte 19 a Milano, ma anche nello stand 106, padiglione 11 di Euroluce. Trattasi di lampade a sospensione e da parete, realizzate su un bassorilievo floreale su ceramica. Nato dalla ricerca del rapporto tra luce e volumi. Il riferimento al fregio evoca storie e narrazioni del passato, raccontate con l’eleganza della tradizione.

Ingo Maurer

Ha proposto nel padiglione 11, stand 208 di Euroluce e ai Caselli 11-12 di Porta Nuova a Milano progetti ispirati alla tecnologia, destinati a sorprendere e incuriosire, come la lampada “Pic-a-Stic” costituita da una pluralità di bastoncini di legno legati assieme da un elastico di gomma scuro, nei quali è possibile inserire altri bastoncini, orientandoli in varie direzioni. Si tratta di una proposta divertente, una lampada–gioco come è stata definita, frutto della creatività e della voglia di sperimentare.

Barovier&Toso

Al padiglione 9, stand 102 e in via Durini, 5 a Milano: “Campanula”, una realizzazione a sospensione a forma di fiore, in cristallo di Murano, dal carattere estremamente versatile. Questa lampada modulare infatti permette l’aggiunta di ulteriori strati e colori, per soddisfare il desiderio di cambiamento, sino a dar vita a otto possibili soluzioni differenti.
Un fantastico esempio di come la tradizione possa essere rivista per adattarsi al mutare delle esigenze.

Il Salone del Mobile quest’anno ha presentato una serie di proposte per l’outdoor. Gli anni della pandemia hanno lasciato un forte desiderio di vivere l’esterno e di attrezzare in modo confortevole pergolati, tettoie, corti e giardini, sia che si sviluppino su grandi spazi, piuttosto che su modeste metrature.

Martinelli Luce

Stand 118 Euroluce, ci viene in soccorso con una lampada portatile adatta sia per l’outdoor che per l’ambiente interno. Si tratta di “Wand”, in plexiglas trasparente è una luce da tavolo wireless, a batteria. Comoda e leggera si presta a seguire i nostri spostamenti, nelle sere d’estate.

Occhio

In Villa Necchi Campiglio, Via Mozart 14 a Milano propone “Luna”, una serie di lampade sospese a forma di occhio, appunto, incastonate in sfere di vetro, che ricreano una sensazione di luce lunare.
L’ironia, la tradizione e la voglia di stupire passano anche per via Borgonuovo 19 e per lo showroom di Corso Monforte 19/A dove Nemo Lighting propone “Cabanon”, una lampada realizzata con un reperto bellico, precisamente un porta proiettili impiegato come base per un paralume realizzato con carta da lucido.

Proseguendo tra gli stand di Euroluce, ci soffermiamo al padiglione 9, stand 202, dove troviamo Contardi Lighting e le sue “Baggy Lamp”, dei veri e propri tubi realizzati in policarbonato, sembrano uscire dalle mani di bambini capricciosi, sospesi e sorretti da corde, suggeriscono che si può vivere gli ambienti anche con allegria e ironia.

E come non rimanere estasiati da “Aria Infinita”? La proposta di Slamp, padiglione 9, stand 114 è tutta un programma: un’onda sinuosa che si sviluppa per almeno 3 metri, in un crescendo che può essere riproposto potenzialmente all’infinito, per rispondere a esigenze di arredo in spazi di grandi dimensioni. Elegante e sorprendente, cattura la scena e la riempie con la sua maestosità inaspettata.

Ma Euroluce è un luogo completo, crocevia di popoli e interessi, tradizioni e innovazioni. Euroluce provoca, stupisce, entusiasma, ma è capace anche di rassicurare, confermare, con la forza della tradizione, la purezza delle linee e la sincerità dei materiali.
Ecco “Alibel”, di Luceplan, corso Monforte 7, padiglione 11, stand 102. Nella sua semplicità è completa, definitiva. Evoca il volo dell’insetto che posandosi su uno specchio d’acqua crea giochi concentrici. In questo progetto di Alessandro Zambelli, la struttura a binario cessando di avere implicazioni prettamente tecniche, è ideata con finalità estetiche e decorative.

Tante, e tante ancora, le proposte per questa 61esima edizione del Salone, fantastiche anche le mostre realizzate sul tema della luce, curate da Beppe Finessi; un appuntamento cui non si può assolutamente mancare, un viaggio esperienziale da cui si torna diversi, che regala energia, voglia di osare e predispone alla scoperta di soluzioni sempre nuove.